Danni del maltempo e costi energetici, Giansanti (Confagricoltura): «Dobbiamo tutelare il modello Latina»

Danni del maltempo e costi energetici, Giansanti (Confagricoltura): «Dobbiamo tutelare il modello Latina»

1200 900 Jacopo Peruzzo

Caro energia, le calamità naturali e i relativi rimborsi, oltre che l’esigenza di riconoscere agli imprenditori agricoli importi che siano all’altezza di costi di produzione ormai fuori controllo. E poi ancora: la necessità di rilanciare alcuni settori, tra cui quello del florovivaismo, che come altri ha sofferto l’emergenza pandemica e che oggi viene schiacciato da bollette ormai insostenibili. Sono questi i temi di cui si è discusso ieri, in alcune aziende agricole del territorio pontino, con il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, accompagnati dal direttore generale Anna Maria Barile.
Ad accogliere i vertici dell’organizzazione, il presidente e il direttore di Confagricoltura Latina, rispettivamente Luigi Niccolini e Mauro D’Arcangeli, in una visita il cui scopo è stato creare un momento di confronto con le realtà della provincia di Latina, nello specifico le aziende Rubens Bonato di Sabaudia per il settore florovivaistico, alla Demetra di Pontinia per il comparto degli allevamenti bufalini e all’azienda orticola di Pierpaolo Monetti di San Felice Circeo.

Un momento della visita del presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti

«Ho trovato la provincia di Latina proprio come la immaginavo – ha dichiarato il presidente Giansanti – una delle più belle realtà italiane, che già oggi esprime un modello agricolo avanzato, dove coesistono agricoltura intensiva ed estensiva, dove le aziende hanno aperto all’innovazione e dove le imprese danno lavoro regolare, soffrendo quando vengono equiparate a chi aggira la legge».
Quella di Latina è stata una tappa del tour nazionale del presidente, necessario per «ascoltare gli imprenditori e capire quali sono le necessità che devo rappresentare al governo che verrà», spiega Giansanti.
Prosegue il presidente: «Dobbiamo lavorare per il presidio territoriale di Latina, per salvare la funzione che l’agricoltura assume, che non è solo economica, ma anche ambientale e sociale. Il modello Latina deve sopravvivere a questo lungo inverno. È necessario reagire velocemente, come sistema Paese, per garantire un costo energetico ragionevole agli imprenditori, anche per mantenere la competitività delle aziende. Latina deve continuare ad essere presente sui mercati internazionali, dove oggi i competitor possono godere di costi energia diversi e migliori. Se non ci muoviamo per arginare questo problema, perderemo importanti quote di mercato».
Inoltre, conclude Giansanti, «bisogna iniziare a riconoscere la centralità del settore agroalimentare. Non capisco come mai, ancora oggi, non viene considerato alla pari di molti altri, nonostante garantisca la tutela dell’ambiente, del lavoro e delle nostre tradizioni».

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