Da anni aveva abbracciato la religione buddista, motivo più che sufficiente per portare il parroco a dire “No” ad un funerale cattolico. Questo è quanto accaduto nel piccolo Borgo Montenero di San Felice Circeo, dove una donna del luogo, Barbara Budai, purtroppo scomparsa all’età di 40 anni, non ha potuto ricevere le esequie in chiesa, proprio perché aveva deciso di intraprendere la strada della filosofia del buddismo. Si tratta di un caso che ha dato il “la” a una serie di polemiche, con tanto di lettera aperta già firmata da oltre venti persone fra amici, parenti e conoscenti. E tra loro c’è anche una suora. Di contro, la Diocesi ha chiarito: «La scelta è stata dettata dalla volontà di rispettare le scelte di vita della defunta».
«La volontà di non celebrare il rito funebre crediamo che sia stata una mancanza di rispetto oltre ogni limite» scrivono i firmatari della lettera, che sottolineano come la stessa defunta abbia ricevuto Battesimo, Comunione e Cresima, sia stata membro dell’Associazione cattolica dei ragazzi, abbia insegnato «la dottrina» per anni. La celebrazione dei funerali non è stata possibile, anche se a chiederla sono stati i genitori, cattolici praticanti così come tutti i parenti, alcuni dei quali hanno servito la Chiesa e la parrocchia a lungo. «Il nostro – affermano – è un grido di rabbia per una decisione sicuramente non conforme alla morale e alla carità cristiana, che mina alla base il desiderio e il bisogno di avvicinarsi alla Chiesa (…) e che non fa onore a tutte quelle persone che ogni giorno lottano per l’unione di tutte le religioni».
La Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, interpellata da Latina Oggi sull’accaduto, spiega: «Noi siamo veramente dispiaciuti per il dolore che provano i familiari della signora – il nome è volontariamente omesso, trattandosi di un aspetto molto personale, quello religioso, della vita privata della persona, nda – per la scomparsa della loro congiunta. Circa il funerale negato, la verità è la seguente. Per rispetto della stessa volontà e delle scelte di vita della defunta non è stato ritenuto opportuno celebrare il solo rito cattolico delle esequie; infatti, la signora da anni aveva abbracciato la religione buddista, studiando presso uno specifico istituto di formazione e ricoprendo alcuni incarichi di responsabilità all’interno della sua comunità buddista, con un’attività di fede tra l’altro resa in modo pubblico. Tuttavia, la comunità cattolica di Borgo Montenero, la sera stessa del decesso della signora, ha recitato in chiesa il Santo Rosario, guidato dal parroco, in suffragio della defunta, originaria del borgo. Le ragioni della non opportunità di tenere il rito delle esequie sono state ampiamente spiegate dal parroco a coloro che chiedevano il rito, confermate da altri parroci e dal vicario generale cui i richiedenti si sono ulteriormente rivolti. Sempre agli stessi parenti è stato spiegato, e da loro accettato, che invece è sempre possibile pregare per un defunto tanto che vi è stato l’accordo per celebrare la Messa di suffragio nell’ottavario della scomparsa; celebrazione effettivamente poi tenuta».
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