Vorrei sapere quanti sanno come si chiamano, cosa hanno vinto e soprattutto se erano a conoscenza della XVIII edizione dei Giochi del Mediterraneo, svolta a Tarragona, in Spagna, dal 22 giugno al 1 luglio scorso. Eppure il team azzurro che ha vinto l’oro nella 4×400 è diventato famoso in un batter d’occhio. Il motivo? Sono quattro ragazze di colore. E la loro foto, mentre sventolano il tricolore con giusta fierezza, è rimbalzata ovunque. La questione è semplice: in un clima nazionale dove lo scontro tra la chiusura dei porti e favorire l’accoglienza è più acceso che mai, chi è contro l’attuale Governo non è riuscito a resistere alla tentazione di strumentalizzare l’immagine. “Guarda Salvini, sono di colore, forse immigrate, e hanno fatto vincere l’Italia. Cosa fai ora?” è stato il pensiero più comune. E a me, ora come ora, di parlare di politica non va molto. Perché non bisogna essere pro Lega o M5S per capire che strumentalizzare un evento del genere andrebbe celebrato perché delle sportive italiane hanno portato alta la bandiera della nazione e non perché sono nere. Nei Giochi del Mediterraneo, l’Italia ha vinto ben 55 ori, 54 argenti e 45 bronzi (fonte Gazzetta dello Sport), ma di queste vittorie solo una è diventata “famosa”. E chissà nelle passate edizioni quanti altri successi per gli atleti dello stivale. Ecco, bastano i numeri per far capire che strumentalizzare quelle quattro campionesse è forse il modo più veloce per discriminarle, paradossalmente.
Prime, le italiane. pic.twitter.com/r1V0Mo0Zra
— maria laura rodotà (@marilur1) 1 luglio 2018
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